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La guida definitiva all’acquisto dei monitor da gaming - edizione 2021

BenQ
2021/08/10
Gaming Monitor Buying Guide 2021 BenQ

 

È arrivato il momento di comprare un nuovo monitor da gaming per PC e console. Ma le cose da tenere presente sono davvero tante: risoluzione, dimensione dello schermo, frequenza di aggiornamento, tempo di risposta, tipo di pannello, schermo curvo o piatto... E così via. Abbiamo deciso di scrivere una guida concisa, ma comunque esaustiva, per darti un’idea più chiara di cosa si può trovare oggi a livello di monitor da gaming. Abbiamo la certezza che ti aiuterà a trovare lo schermo giusto per il tuo gaming, che sia un multiplayer competitivo, anche di livello pro, con necessità di frame rate velocissimi o campagne single-player che richiedono un’esperienza immersiva con ogni pixel.

Tipo di pannello





È la parte fondamentale del monitor e sicuramente la più importante perché incide su quasi tutti gli aspetti del monitor a parte, forse, l’audio. Attualmente ci sono tre tipi di monitor LCD, con caratteristiche diverse, ma hanno tutti dei punti forti e le differenze non sono così nette.

 

TN (twisted nematic, a effetto nematico ritorto): è ancora il tipo di pannello più veloce, quindi se un monitor è a 360Hz, sarà sicuramente un TN. Se cerchi frequenze di aggiornamento elevate e tempi di risposta rapidissimi, i pannelli TN non ti deluderanno. Il lato negativo è che risentono tuttora di angoli di visione ristretti e di una riproduzione sbiadita dei colori. Però i livelli di nero e contrasto sono accettabili.

 

VA (vertical alignment, allineamento verticale): si prestano bene a tutto. Hanno un contrasto eccellente, tempi di risposta di tutto rispetto, bei colori e migliori angoli di visione rispetta ai TN. I pannelli VA si collocano più o meno nel mezzo e è per questo che sono così popolari, specie per i monitor più grandi e le TV. Tendono un po’ a subire l’effetto ghosting, ma con i progressi tecnologici questo problema è stato pressoché eliminato. Non sono veloci quanti i TN, ma ci vanno vicini.

 

IPS (in-plane switching, commutazione in piano): considerato il più efficiente in termini di prestazioni cromatiche e angoli di visione. I tempi di risposta e le frequenze di aggiornamento sono simili a quelli dei pannelli VA ma più lenti dei TN, comunque buoni per la maggior parte dei casi. Il vantaggio più grande della tecnologia IPS è la rappresentazione cromatica che è di gran lunga superiore agli altri due tipi di LCD, anche se l’IPS è conosciuto per avere livelli di contrasto e nero non proprio ottimali.

 

Scopri di più sui tipi di pannello e dai un’occhiata da vicino in particolare ai pannelli IPS.

Dimensione dello schermo e risoluzione

 

Nonostante i monitor abbiano dimensioni che variano dai 22” ai 50”, quelli da gaming più popolari sono nella fascia tra 25” i 35”. Negli ultimi anni le risoluzioni si sono stabilizzate attestandosi su 1920x1080 (1080p full HD), 2560x1440 (2K o QHD) e 3840x2160 (4K o UHD). Di queste risoluzioni esiste anche la versione ultrawide. Quando si prende in considerazione la dimensione dello schermo, bisogna tener presente anche il formato. Gli schermi “normali” hanno un formato 16:9, mentre i monitor ultrawide sono disponibili in 21:9 o 32:9.

 

Per avere un bilanciamento tra dimensioni e la risoluzione, la densità di pixel consigliata è di 100-120 pixel per pollice, in questo modo avrai l’immagine più nitida e chiara. In pratica 1080p si vede meglio su monitor da 25” o 27”, 1440p su quelli da 27” o 35” e 4K su quelli a partire da 32”. Si può vedere 1080p su un monitor da 32” ma il risultato sarà un po’ sfocato. Al contrario 4K su uno schermo da 25” sembrerà troppo concentrato e piccolo. 

 

In generale, i monitor 1080p da 25”-27” sono i migliori per chi vuole velocità e risposta rapida. I monitor più grandi garantiscono una visione più confortevole anche da più lontano, per cui non c’è bisogno di sedersi più vicini e l’immagine è comunque impressionante anche su schermi più grossi. Nonostante i progressi nella tecnologia, i pannelli più grandi hanno comunque refresh rate più bassi, tempi di risposta più lenti e probabilità maggior di avere l’effetto ghosting. Niente di tremendo, ma sempre meno nitido degli schermi più piccoli. 

 

Scopri perché 1440p si vede così bene su un monitor da 27” e perché crediamo che i tuoi videogiochi a 1080p saranno spettacolari su questi monitor. Vuoi il 4K? Dove puntare a questo, specie se vuoi usare PC e console con lo stesso monitor. 

Frequenza di aggiornamento

Il parametro di riferimento più importante per i monitor da gaming. Più veloce è, meglio è. Una volta 60Hz erano più che sufficiente, ma adesso i monitor con centinaia di frame al secondo sono la normalità. Il supporto a una frequenza di aggiornamento elevata fa fare molte cose allo schermo: i videogiochi e il desktop risultano più reattivi e fluidi, la scheda grafica può funzionare a pieno regime senza venire bloccata da un monitor lento e il lag di input generale viene ridotto perché il monitor aggiorna i frame più velocemente di quanto tu possa premere un tasto. 

 

A dire la verità, non servono monitor super velocissimi, perché la maggior parte dei titoli richiedono molto dalla GPU e non girano a 240Hz o a 360Hz, tranne videogiochi come CS:GO o Rainbow Six Siege. Tenendo presente che la maggior parte dei giochi per PC e per console di ultima generazione girano in un intervallo che va dai 60Hz ai 120Hz, un monitor a 144Hz o 165Hz basta e avanza. 

 

Per saperne di più, consulta questo articolo sui monitor a 144Hz e confrontali con la nuova generazione degli schermi a 165Hz. E poi valuta il motivo per cui un monitor più veloce è quasi sempre la scelta migliore. 

Tempo di risposta

Insieme alla frequenza di aggiornamento, il tempo di risposta di un monitor determina la fluidità della tua esperienza di gioco. Qualsiasi discrepanza tra la scheda video e il monitor può provocare scatti e interruzioni. E un monitor con un tempo di risposta basso può incorrere in un lag di input maggiore, che si fa sentire soprattutto nei titoli con un ritmo più veloce. In generale le aziende produttrici utilizzano i parametri Grey to Grey (GtG, da grigio a grigio) e Moving Picture Response Time (MPRT, tempo di risposta dell’immagine animata) per indicare la velocità di uno schermo. L’MPRT è più utile per misurare la probabilità di sfocature e ghosting di un monitor. Il GtG va bene per misurare la risposta globale dello schermo, dato che esprime la capacità di cambiare rapidamente il colore dei pixel. Il valore migliore per entrambi è quello che si avvicina di più a zero, ma questo non è possibile. Per il GtG è accettabile qualsiasi cifra sotto i 4ms. Mentre per l’MPRT, conviene optare per 1ms, se disponibile.

 

Le tecnologie come FreeSync e G-Sync, note con il nome di Variable Refresh Rate (frequenza di aggiornamento variabile), fanno sincronizzare monitor e GPU per evitare lo screen tearing. Però, per quanto riguarda il lag di input totale (il tempo che passa da quando premi un tasto a quando appare sullo schermo l’azione corrispondente) sono le caratteristiche interne del monitor a fare la parte del leone. 

 

Vuoi saperne di più sul tempo di risposta? Perché no. E anche se il tempo di risposta e il lag di input sono collegate, non sono proprio la stessa cosa

Schermo curvo vs. piatto

La gran parte dei monitor da gaming sono piatti e viene da qui il termine “pannello piatto”. Funzionano alla grande con tutti i generi e gli stili di gioco e sono il modello di riferimento del settore. I pannelli curvi sono diventati popolari negli ultimi anni con il miglioramento della produzione. Più adatti alla profondità naturale della vista umana, i monitor curvi garantiscono quel tanto ambito fattore di “immersività” di cui tutti parlano. È una questione di gusti, per cui ti consigliamo di provare un monitor curvo prima di prendere una decisione. La profondità della curva viene espressa da un numero seguito da R che sta per raggio. Per cui un monitor 1000R è 1000mm da lato a lato, uno 1900R è 1900mm e così via. Se il numero si abbassa, significa che i lati sono più vicini fra loro e la curva è più accentuata.

 

Dato che i monitor curvi hanno quasi sempre un formato ultrawide 21:9, hanno un campo visivo più ampio rispetto a quelli piatti. Questo può risultare utile nei videogiochi e nelle applicazioni, semplicemente per il fatto che hai maggior campo visivo per ogni frame. Un campo visivo (FoV, da Field of View) più ristretto significa dover spostare la schermo (e la testa) per vedere quello che c’è oltre il bordo del fotogramma. Se ti interessano i giochi di simulazione, come quelli di guida o di volo, allora uno monitor curvo ultrawide potrebbe essere davvero la scelta vincente. Sicuramente offre un’esperienza visiva più realistica e coinvolgente rispetto a un pannello piatto. Per altri tipi di gioco la differenza non è così evidente. 

 

Sul dibattito tra schermi curvi e piatti possiamo dare una mano: abbiamo redatto una guida più dettagliata agli schermi curvi e una spiegazione delle diverse curvature

Altre cose da prendere in considerazione

Se le caratteristiche di base dei monitor da gaming possono essere  simili tra i vari produttori, devi anche controllare specifiche e funzionalità esclusive che ti possono interessare. Per esempio, l’HDRi di BenQ va al di là delle specifiche di base dell’HDRi. Lavora insieme alle modalità personalizzate dell’immagine e ai sensori di luce ambientale per garantire un’esperienza HDR su misura delle tue preferenze. L’HDR intelligente e reattivo è quello che offre HDRi, e lo abbiamo descritto nel dettaglio in questo articolo

 

Sessioni di gioco prolungate possono affaticare la vista. I monitor normali non aiutano molto a evitare il problema. Mentre i monitor da gaming di BenQ con la tecnologia Eye-Care filtrano la luce azzurra dannosa e eliminano lo sfarfallio per garantire un comfort di visione duraturo. E ovviamente, i nostri monitor da gaming sono dotati di schermi anti riflesso resistenti che prevengono bagliori e riflessi che possono pregiudicare il tuo momento di gioco.

 

L'audio viene spesso trascurato dalle aziende che producono monitor, ma non da BenQ. La nostra squadra di esperti tecnici del suono ha fornito i monitor di un audio potente con canale 2.1 con altoparlanti stereo e subwoofer. Non stiamo parlando del suono metallico che viene fuori dalle casse di un normale monitor, ma di impostazioni audio personalizzate pensate per un audio di gioco potente. Ti consigliamo comunque di usare le cuffie per non disturbare nessuno mentre giochi.

 

Per finire, i monitor da gaming BenQ hanno diverse opzioni per calibrare la qualità dell’immagine come più ti piace, cioè c’è molto di più della grafica di serie. La tecnologia Color Vibrance ha venti livelli di intensità cromatica da provare, mentre Black eQualizer e Light Tuner ottimizzano le zone scure e chiare dello schermo per garantire di non perderti nemmeno un dettaglio. Queste ultime sono davvero utili se ti piacciono gli sparatutto, dato che gli avversari che si nascondono nelle zone buie è un problema ben noto. Allo stesso modo, le sezioni di schermo troppo chiare fanno scomparire i dettagli e i monitor BenQ hanno la tecnologia per fare in modo che non succeda. 

Monitor per tutti gli stili di gioco!

Giochi di ruolo o di esplorazione ricchi di storie e narrativa: hanno bisogno di bei colori e risoluzioni alte, invece che di tempi di risposta rapidi e velocità. L’EX2780Q ha tutto quello che cerchi se vuoi lanciarti in una nuova avventura.

 

Sparatutto in prima persona: prima di tutto frame rate e velocità di risposta. In genere vengono giocati con impostazioni e risoluzione più basse, quindi un bel monitor 1080p veloce è quello che ti serve. Scegli i monitor MOBIUZ a 165Hz con 1ms di MPRT EX2510S/EX2710S

 

Simulatori di guida e volo: come abbiamo detto prima, se la simulazione ti appassiona, opta per un monitor curvo ultrawide. Dai un’occhiata ai modelli EX3415R, EX3203R e EX3501R. Sono dei bellissimi pannelli con refresh rate tra i 100Hz e i 144Hz e tempo di risposta rapido e in più hanno un audio impressionante. 

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