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Qual è la differenza tra Light Tuner, il regolatore di luminosità, e Black eQualizer?

BenQ
2020/08/27

I monitor BenQ per il gaming puntano a migliorare la tua esperienza di gioco con una serie di tecnologie smart. Tra queste, Light Tuner, il regolatore di luminosità, e Black eQualizer, l’equalizzatore del nero, che ottimizzano il bilanciamento dell’immagine ed evitano che si perdano dettagli fondamentali.

Se ti interessano i monitor da gaming di qualità, per PC e consolle, saprai che la luminosità e il contrasto sono questioni molto spinose. Con la grafica di gioco, spesso non è facile trovare il giusto equilibrio tra luminosità e neri. È il motivo per cui praticamente tutti i giochi, dal più grande, mega-tecnico gioco per PC ai titoli più mainstream per consolle o dispositivi mobili... beh, hanno tutti una gamma di luminosità regolabile. Ed è per questo che spesso c’è una differenza tra quel che si vede sul monitor e le impostazioni predefinite del gioco, quelle stabilite dagli sviluppatori. Light Tuner e Black eQualizer servono per cercare di colmare questa differenza.

Se il video è troppo luminoso o troppo scuro, le immagini risulteranno sovraesposte o troppo sfocate, e si perderanno moltissimi dettagli. Regolare la luminosità o correggere gamma all’interno del gioco potrebbe bastare, ma raramente rappresenta una soluzione soddisfacente. È qui che entra in gioco il vostro monitor da gaming smart.La tecnologia avanzata offre algoritmi reattivi in grado di scansionare continuamente l’immagine in entrata e di correggere le aree dello schermo che risultano troppo scure o troppo luminose. Per non perdere in nitidezza, vedere immagini sovraesposte o troppo scure, i valori vengono bilanciati in automatico. Teoricamente, basterebbe un’unica funzione per regolare tutto, ma gli ingegneri di BenQ hanno scoperto che avere diverse funzioni per regolare il contrasto e la luminosità funziona molto meglio e per di più permette di non aggiungere ritardi o tempi di latenza.

Smart Scan

Light Tuner e Black eQualizer funzionano in modo molto simile ai moderni filtri anti-aliasing (o anti-scalettatura) e anisotropici: controllano l’output sullo schermo e intervengono ogni volta che la loro logica determina che ci sia una regolazione da fare. Ovviamente, si possono disattivare dal display. Ovviamente, si può sempre visualizzare l’immagine “così com’è”. Se un’immagine non richiede un’evidente correzione, nessuna delle due funzioni verrà attivata. Inoltre, entrambe le funzioni hanno diversi gradi di intervento e più di un parametro impostabile: quindi, modificheranno l’immagine con intelligenza, volta per volta, e non con un approccio universale. 

Alla scoperta dei dettagli nascosti

Light Tuner ha ben venti livelli di intensità tra cui scegliere. Sostanzialmente, osserva le zone che dovrebbero essere luminose ma sono troppo scure, cosa che impedisce ai dettagli di emergere. Si adatta al meglio a giochi dal ritmo lento, che prevedono lunghe esplorazioni, come Shadow of the Tomb Raider o Maid of Sker. Light Tuner illumina automaticamente le parti dello schermo in cui la mancata correzione di gamma fa sparire i dettagli. Se ti piacciono i giochi d’esplorazione, allora potrebbe rivelarsi molto utile, perché sappiamo tutti che cosa succede quando alcuni dettagli importanti spariscono involontariamente nelle zone scure dello schermo.

Quindi, Light Tuner, come dice il nome, osserva l’illuminazione all’interno del gioco e decide quanti dettagli scoprire, regolando la luminosità delle zone che dovrebbero essere illuminate ma che invece risultano troppo scure. I venti livelli di regolazione permettono di regolare “l’aggressività” con cui vuoi che Light Tuner intervenga. A livello di dettagli, potrebbe fare la differenza come tra un corriere che non ha neanche un pacco per te e uno che invece ne ha decine. 

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Scrutare nell’oscurità

La logica utilizzata da Black eQualizer è evidente già dal nome. Qui abbiamo una tecnologia che controlla le zone dello schermo che, sì, dovrebbero essere scure, ma che nel rendering finale lo sono troppo. In un certo senso, è il contrario di Light Tuner, ma il risultato finale è simile. Light Tuner estrapola i dettagli da zone eccessivamente luminose, mentre Black eQualizer fa sostanzialmente la stessa cosa, ma per le zone eccessivamente scure.

Mentre Light Tuner funziona meglio per giochi dalla trama complessa, Black eQualizer invece nasce dai giochi di sport ed è più adeguato ai giochi d’azione in prima persona, come Call of Duty o sparatutto veloci e intensi come Escape from Tarkov. Il primo vantaggio di Black eQualizer è che permette di individuare più facilmente gli avversari o i pericoli nascosti da livelli di nero troppo elevati e da un rendering eccessivamente scuro. La cosa più importante è che Black eQualizer regola queste zone dello schermo a valori più corretti, senza interferire con il contrasto generale dello schermo. Le zone più scure si illuminano e svelano maggior dettagli, ma le zone già luminose non vengono sovraesposte. Non è una semplice regolazione di gamma su tutto lo schermo. Sia il Light Tuner che il Black eQualizer affrontano zone specifiche dello schermo, e lasciano intonse le altre.

Speriamo di riuscire a spiegare bene il funzionamento di Light Tuner e Black eQualizer, due tecnologie presenti nei monitor da gaming BenQ. Ma non finisce qui. Per esempio, Color Vibrance evidenzia gli oggetti in movimento e fa emergere i protagonisti dagli sfondi fissi: ne parleremo più avanti.

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